AUT. NR 14E/2016

“Il diamante è l’elemento più durevole e resistente al mondo e grazie a queste caratteristiche il modello d’investimento di VK Diamonds risulta essere  oggi più sicuro per i risparmi”

Il diamante

Il diamante è il bene rifugio per eccellenza, per ottenere un diamante da 1 carato bisogna lavorare 500 tonnellate di Kimberlite.

Le caratteristiche dei diamanti sono riassunte nelle 4C: Carat (peso), Color (colore), Clarity (purezza) Cut (taglio), sono i 4 elementi che ne costituiscono l’identità insieme al numero di certificato, tali caratteristiche sono state definite con apposite tabelle nel 1931 da GIA l’Istituto Gemmologico Americano, sono universalmente riconosciute e permettono di distinguere di confrontare e valutare i diamanti in qualsiasi parte del mondo.

Carat – Peso del diamante

E’ l’unità di misura del peso dei diamanti (ct). Il carato metrico corrisponde a 0,2 grammi, quindi 1 grammo è uguale a 5 carati. Da non confondere con il valore di un carato (kt) usato in oreficeria che esprime un rapporto che indica la qualità della lega utilizzata. Un carato a sua volta è suddiviso in centesimi (0,01-0,02 …) detti punti.

Un diamante più è grande (e quindi pesante) e più è raro e il suo valore aumenta in modo più che proporzionale all’aumentare del peso.

gradazione-colore-diamanti

Color  – Colore del diamante

I diamanti esistono in tutte le tinte di colori ma i più disponibili in natura e diffusi in commercio sono quelli incolore con assenza di tinta definita (detti bianchi). Sono questi di cui si occupa la scala di colore del Gia (ma esistono scale di colore specifico per ogni tinta).

Nella scala dei diamanti incolore, maggiore è l’assenza di colore e più alto è il valore del diamante. La scala va dalla lettera D alla Z, dove D rappresenta l’incolore assoluto.

Clarity – Purezza del diamante

La presenza e la quantità di inclusioni (carbonio e frammenti minerali rimasti racchiusi nel diamante durante il processo di cristallizzazione) costituiscono la carta d’identità del diamante. Sono estremamente rari i diamanti privi di inclusioni. La scala di classificazione della purezza del Gia individua 11 gradi di purezza.

Sono consigliati solamente i livelli di purezza IF (Internally flawless) e VVS (very very small inclusion) che sono quelli maggiormente scambiati. 

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Cut – Taglio del diamante

 

Cut. E’ la caratteristica più importante di un diamante tagliato. Va distinto tra taglio e forma. Il primo indica il procedimento tecnico utilizzato per esaltare le caratteristiche di lucentezza e scintillio, mentre la forma riguarda il disegno seguito per tagliare la pietra: rotonda oppure a goccia, a cuore, quadrata, ecc. Quello di forma rotonda è il più diffuso in commercio. Esistono dei gradi per valutare le proporzioni, la finitura e la simmetria di un diamante: excellent, very good, good, poor, fair, unusual. Il livello minimo accettabile per un diamante da investimento certificato dal Gia è Good.

Per un buon investimento viene usato il taglio più classico: taglio a brillante rotondo. È importante inoltre che la qualità e le proporzioni del taglio rispettino i criteri internazionali stabiliti dai laboratori  gemmologici internazionali.