I segnali erano già all’orizzonte l’anno scorso, prima che sulle piazze finanziarie globali si verificassero una serie di shock, come il crollo delle borse cinesi a inizio di quest’anno o l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, che secondo gli analisti hanno riportato in auge i beni rifugio. Arte e diamanti sono tornati alla ribalta.
Partiamo dalla prima. E da un numero: il +16,8% che nel 2015 hanno registrato le vendite di arte in Italia, secondo l’ultimo rapporto di Tefaf. Un salto in avanti come non lo si vedeva da anni, un balzo molto più lungo di quello di Paesi ben più aggressivi in questo segmento, come gli Stati Uniti (+4%).